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Agliè (Torino)

Ducale e Gozzaniana 

Anticamente chiamata Alladium, da Ala Dei, ala di Dio da cui prendono a tutt’oggi il nome i suoi abitanti, alladiesi, Agliè è alle falde delle colline di Macugnano, nel Canavese. E’ inserita nel circuito degli itinerari reali delle Città di Charme, luoghi dove vivere il fascino della storia ed immergersi in un’atmosfera unica. Agliè è terra di principi e poeti. Guido Gozzano, poeta crepuscolare,  soggiornò a Villa Meleto, così chiamata perché il viale d’ingresso e buona parte del terreno attiguo erano coltivati a frutteto. Oggi questa casa in stile Liberty è sede di un museo dedicato al poeta. L’Amministrazione Comunale di Aglié è guidata dal sindaco Giovanni Rossi.

Castello Ducale:

Spettacolare residenza sabauda, risale al XII secolo e si trasforma a partire dal 1600 in un gioiello barocco, realizzato su richiesta di Filippo San Martino dagli architetti Amedeo di Castellamonte e Ignazio Birago di Borgato. Il castello è impreziosito da un vasto parco, attraversato da 7 chilometri di viali e sentieri, con alberi centenari, sculture e fontane. Il Palazzo Ducale è stata la location del successo televisivo “Elisa di Rivombrosa”.

Da visitare:

Chiesa Parrocchiale della Madonna della Neve e San Massimo, edificata nel 1771 su progetto  di Ignazio Birago di Borgato. Custodisce le reliquie di San Massimo;

Chiesa della Confraternita di Santa Marta, barocca del 1730 e famosa per il campanile triangolare;

Chiesa di San Gaudenzio del XIV secolo. Al suo interno un Crocifisso ligneo dello scultore Carlo Giuseppe Plura di Lugano e  nella seconda cappella ospita le spoglie di Guido Gozzano.

Cenni storici:

Agliè, di origini romane, compare per la prima volta in un documento datato 1141, quando i feudatari del Canavese si divisero il territorio e il paese divenne di proprietà dei San Martino fino al 1763, per poi passare ai Savoia.

Prodotti tipici:

Agliè dedica ad Aprile una sagra al suo storico prodotto tipico: il Torcetto. Secondo la tradizione questo dolce nacque quasi per caso dal pasticcere Pana, che un giorno invece di reimpastare i ritagli di pasta avanzati, li piegò a ovale e li fece cuocere. La nuova specialità fu presentata ai Duchi di Genova, che apprezzarono così tanto il Torcetto da rilasciare all’artefice un attestato. Oggi come allora questo dolce è lavorato artigianalmente. Agliè, come tutto il  Canavese è anche terra di preziosi vini DOC, quali Erbaluce, Caluso Passito e Canavese Rosso.

Redazione

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