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Molise. Una regione tutta da scoprire

“Itinerari”

Confina con l’Abruzzo, la Puglia, la Campania e il Lazio. Con i suoi 136 comuni e due province Isernia e Campobasso, capoluogo di regione, è tra le più piccole d’Italia per bassa densità demografica, numero di abitanti ed estensione territoriale. Eppure è una perla della nostra penisola che custodisce e possiede monumenti, opere, tradizioni, natura incontaminata e gastronomia d’eccellenza. Il territorio molisano, che in gran parte era compreso nell’antica regione “Regio IV Samnium” nel Sannio, era il luogo di origine dell’antica civiltà sannita. A testimonianza di ciò, l’area sacra del teatro di Bovianum Vetus (Pietrabbondante) e il villaggio di Saepinum (Sepino). Numerosi poi sono i suoi borghi fortificati e i castelli, alcuni dei quali hanno conservato l’antico splendore originario come nel caso di Civitacampomarano e Castropignano. Inoltre da visitare vi sono i borghi e i castelli di Lupara, Torella del Sannio, Sant’Elia a Pianisi, Bagnoli del Trigno, Sant’Elia a Pianisi, Pescolanciano, Gambatesa e Agnone. Quest’ultimo, patria indiscussa delle campane. Ma il Molise vanta un altro primato, quello della produzione artigianale di coltelli e forbici di origini antichissime, nel territorio di Frosolone. Tra le abbazie meritano una visita la chiesa di S. Maria Maggiore a Guglionesi, S. Vincenzo al Volturno e Santa Maria del Canneto a Roccavivara. Larino con le sue belle opere tra cui l’anfiteatro romano; Isernia per l’Homo Aeserniensis, risalente al Paleolitico, e la sua fontana Fraterna; Venafro per il suo castello e il centro storico e Campobasso con il suo borgo medievale, il Castello Monforte e le numerose chiese romanich , sono le principali località artistiche e culturali. Da visitare, inoltre, l’eremo di San Michele a Foce collocato sul Monte S. Michele nel territorio di Castel S. Vincenzo, all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, raggiungibile attraverso un sentiero da percorrere a piedi che si arrampica sulla parete rocciosa. Merita una visita anche bel centro storico con le sue opere architettoniche e il “Complesso Monumentale” in toto, che è, a livello storico, il fiore all’occhiello della regione, culla della cultura benedettina risalente al medioevo. Le sue rovine, sono a testimonianza delle varie popolazioni e religioni che la popolarono, e la struttura, edificata lungo le rive del Volturno è contornata dalle catene montuose del Matese, Meta e Mainarde. Il monastero di S. Vincenzo, sotto la protezione di Carlo Magno, nel 787 emanò, tra le altre cose, un atto contente l’autorizzazione alla comunità ad eleggere il proprio Abate. Da ammirare nel territorio, l’abbazia, le cripte di Epifanio e Giosuè, le varie chiese, il ponte della Zingara. Come sempre nei nostri articoli vi diamo degli spunti di viaggio e allora consigliamo anche una visita anche al lago di Castel San Vincenzo, che, anche se artificiale è di un colore azzurro cristallino e le sue sponde sabbiose sono attrezzate anche per gli sport acquatici. Di particolare impatto visivo è il lago di Guardialfiera, anch’esso artificiale, conosciuto come diga del Liscione, nato negli anni settanta con lo sbarramento del fiume Biferno. Il Santuario di Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso è invece un bell’esempio di architettura moderna, completato negli anni ’90 e consacrato nel 1975. Maria SS Addolorata, fu proclamata patrona del Molise da Papa Paolo VI, in seguito alle numerose apparizioni della Vergine Maria dal 1888 in poi. Questa regione che è in parte bagnata dal mar Adriatico è meta di turisti sia in estate che in inverno, con le principali località turistiche di Termoli e Campomarino per la stagione estiva con le sue spiagge e il bel mare, e Capracotta e Campitello Matese, con i suoi impianti sciistici e le belle aree attrezzate. Da non dimenticare l’ottima cucina che questa regione offre, ricca di ingredienti genuini, derivanti dalla tradizione contadina e pastorale. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che questa terra per via della transumanza lungo i tratturi, ha nel tempo risentito delle influenze tradizionali e gastronomiche delle regioni confinanti che sono il frutto di pietanze e prodotti prelibati.

di Elena Costa

Redazione

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